Identificazione delle specie semplificata

Veloce, economico e senza complesse tecnologie di laboratorio

17.06.2025
Copyright: Universität Trier, Christopher Heine

Il co-autore Amadeus Plewnia con la pompa di nuova concezione.

Un gruppo di ricerca sulla biogeografia ha sviluppato un nuovo metodo per analizzare la biodiversità direttamente sul posto. Il metodo è già stato testato con successo.

Un gruppo di ricerca dell'Università di Treviri, guidato dal Prof. Dr. Henrik Krehenwinkel, ha sviluppato un nuovo metodo che può essere utilizzato per identificare le specie in fiumi, laghi e altri habitat direttamente sul posto, in modo rapido, economico e senza la necessità di complesse tecnologie di laboratorio. Il metodo è già stato sperimentato con successo in un primo test pratico nel Ruwer, un fiume vicino a Treviri.

Lo sfondo di questo sviluppo è il declino globale della biodiversità. Per contrastare meglio questo fenomeno, sono necessari metodi che permettano di registrare in modo rapido e affidabile i cambiamenti della natura, dove si verificano: sul campo. Finora, tali analisi sono state generalmente lunghe e costose e hanno richiesto la cattura o talvolta l'uccisione di animali.

Risultati di qualità da laboratorio

Con il loro nuovo metodo, i ricercatori di Treviri dimostrano che è possibile farlo in modo più semplice. Nello studio recentemente pubblicato, i risultati del nuovo approccio corrispondono molto bene a quelli dei metodi convenzionali.

Il metodo non richiede le consuete e complicate fasi di laboratorio. Gli scienziati si affidano invece a dispositivi portatili e a un protocollo di analisi di nuova concezione.

"Prendiamo l'acqua da un fiume, la filtriamo nella pompa che abbiamo sviluppato ed estraiamo il DNA ambientale dal filtro", spiega Amadeus Plewnia, che ha svolto un ruolo di primo piano nello sviluppo, illustrando la procedura. "Poi amplifichiamo il DNA usando altri dispositivi che abbiamo convertito per l'uso mobile sul campo e lo analizziamo usando un sequenziatore moderno, appena più grande di uno smartphone".

In questo modo è possibile, ad esempio, riconoscere le specie ittiche in uno specchio d'acqua senza dover catturare o ferire gli animali.

L'Università di Trier sta quindi dando un importante contributo alla conservazione della natura e delle specie, dimostrando come la moderna tecnologia possa aiutarci a comprendere e proteggere meglio il nostro ambiente.

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