L'innalzamento dell'età legale per bere migliora il rendimento scolastico e la salute mentale

17.12.2025
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Nonostante la tendenza alla diminuzione del consumo di alcol, i tassi di consumo tra gli adolescenti europei rimangono notevolmente elevati rispetto agli standard internazionali. Secondo l'European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs, quasi la metà dei ragazzi tra i 15 e i 16 anni riferisce di aver consumato alcolici negli ultimi 30 giorni e circa il 30% di loro ha fatto binge drinking. Un nuovo studio condotto da Carmen Villa, professore assistente presso il Dipartimento di Economia dell'Università di Zurigo, dimostra che l'innalzamento dell'età minima legale per il consumo di alcolici da 16 a 18 anni può migliorare significativamente il rendimento scolastico e la salute mentale degli adolescenti.

Analisi approfondita dei cambiamenti politici in Spagna

Carmen Villa e il coautore Manuel Bagues dell'Università di Warwick hanno studiato quattro regioni spagnole in cui sono state introdotte leggi più severe sull'alcol negli ultimi 20 anni. Questi cambiamenti politici includevano tipicamente misure come la restrizione della vendita di alcolici ai minori, la limitazione dell'accesso ai locali e la regolamentazione della pubblicità. Poiché i cambiamenti sono stati introdotti nelle regioni in tempi diversi, i ricercatori hanno potuto confrontare il comportamento degli adolescenti prima e dopo l'entrata in vigore delle nuove leggi. L'analisi si basa sui dati di circa 250.000 studenti spagnoli intervistati sulle loro abitudini di consumo, 180.000 partecipanti agli esami PISA e 600.000 individui del censimento del 2021.

Meno alcol, più successo scolastico

Dopo l'introduzione di leggi più severe sull'alcol, la probabilità che gli adolescenti spagnoli di età compresa tra i 14 e i 17 anni si ubriachino nel mese precedente è diminuita tra il 7% e il 17%, mentre il binge drinking è diminuito del 14%. "Questi effetti sono stati osservati sia nei comportamenti di consumo auto-riferiti che in quelli riferiti dai coetanei, il che suggerisce un vero e proprio cambiamento di comportamento", afferma Carmen Villa.

Inoltre, la riduzione del binge drinking e dell'intossicazione si è tradotta in significativi vantaggi educativi. Gli studenti delle regioni con un'età legale più alta per il consumo di alcolici hanno ottenuto un punteggio migliore del 4% agli esami PISA, che equivale a circa due mesi di scuola in più. Questi miglioramenti sono coerenti con le evidenze della letteratura medica, che mostra come l'alcol comprometta direttamente lo sviluppo cognitivo durante l'adolescenza, un periodo della vita in cui il cervello rimane altamente vulnerabile ai suoi effetti.

Miglioramento della salute mentale

Lo studio ha anche rivelato sostanziali miglioramenti nella salute mentale. Nelle regioni in cui era stata innalzata l'età minima legale per il consumo di alcolici, gli adolescenti avevano il 10% in meno di probabilità di ricorrere a farmaci prescritti per l'ansia e l'insonnia. "I nostri risultati stabiliscono un legame causale tra il consumo di alcol e gli esiti sulla salute mentale e sono in linea con le osservazioni mediche esistenti", afferma Villa. È sorprendente che questi benefici siano emersi senza alcun cambiamento misurabile in altri comportamenti. Gli studenti non hanno cambiato la quantità di tempo dedicata allo studio, alla socializzazione, all'uso di Internet o alla partecipazione a sport, né hanno sostituito l'alcol con altre sostanze come la cannabis o le sigarette. "Questo schema suggerisce che i miglioramenti accademici osservati sono direttamente legati agli effetti neurocognitivi dell'alcol piuttosto che a cambiamenti indiretti nello stile di vita", aggiunge il ricercatore.

Spunti per la Svizzera

I risultati dello studio sono rilevanti anche per Paesi come la Svizzera, dove è legale per i sedicenni consumare birra e vino e che ha tassi di consumo giovanile più elevati rispetto alla media europea. I dati provenienti dalla Spagna suggeriscono che restrizioni più severe potrebbero produrre benefici educativi. "L'innalzamento dell'età minima legale per il consumo di alcolici è uno strumento efficace dal punto di vista dei costi per migliorare lo sviluppo cognitivo degli adolescenti", afferma Villa.

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