Il QI più basso come fattore di rischio per le malattie

Un calo di 15 punti di QI aumenta il rischio di malattie in età avanzata del 22%

15.05.2025
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Un recente studio dell'Università di Vienna dimostra che un quoziente d'intelligenza (QI) più basso nell'adolescenza e nella giovane età adulta è associato a un maggior rischio di malattie fisiche e mentali più avanti nella vita. Gli psicologi dell'Università di Vienna hanno collegato i dati sul quoziente d'intelligenza di studi precedenti con quelli sulla salute, fornendo la prima panoramica completa delle ricerche precedenti su questo argomento. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Communications Psychology.

Il legame tra il QI e la salute successiva non è ancora stato sufficientemente chiarito. Nell'attuale meta-analisi, gli psicologi hanno analizzato la relazione tra QI e salute utilizzando 49 studi per un totale di oltre 2,9 milioni di soggetti. I risultati mostrano che 15 punti di QI possono già fare una differenza decisiva. Gli adolescenti e i giovani adulti che avevano 15 punti di QI in meno rispetto agli altri partecipanti hanno già un rischio di malattia superiore del 22% in età avanzata.

Ampio database

I ricercatori hanno condotto una ricerca sistematica della letteratura e hanno identificato 49 studi rilevanti tra decine di migliaia di documenti. I risultati di questi studi sui test di intelligenza dell'infanzia e dell'adolescenza sono stati poi messi in relazione con i dati sanitari successivi. I dati provenivano da 2,9 milioni di soggetti di otto Paesi.

Ulteriori analisi hanno mostrato che l'importanza dei risultati dei test di intelligenza per la salute sembra essere inferiore nei Paesi con una migliore assistenza medica. Inoltre, il livello di istruzione ha influenzato significativamente la correlazione. Ciò suggerisce che sia le misure di politica sanitaria sia le iniziative educative potrebbero contribuire a ridurre le disuguaglianze di salute. Inoltre, il supporto educativo alla salute potrebbe portare a una riduzione della correlazione osservata, in particolare nell'infanzia e nell'adolescenza.

Nel complesso, questa meta-analisi completa dimostra che un QI più basso nelle prime fasi della vita dovrebbe essere considerato un fattore di rischio indipendente per le malattie fisiche e mentali. I risultati sottolineano l'importanza dell'intelligenza per gli eventi positivi della vita e mostrano quanto sia importante la promozione precoce dello sviluppo cognitivo per la salute successiva.

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